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Le notizie sulla privacy in Italia e in Europa

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Quando rubano i dati ,anche se non sei d'accordo ...🚨 Perplexity e il furto di dati?

Quando rubano i dati ,anche se non sei d'accordo ...🚨 Perplexity e il furto di dati? ==========

@eticadigitale

La nuova ricerca di Robb Knight mette sotto accusa #Perplexity Bot per il mancato rispetto delle indicazioni sui file Robots.txt. Cosa significa questo per la #privacy e il diritto d'autore sul web?

👉 Forbes lo definisce un "cinico furto" e oggi ne parliamo in profondità insieme a Guido Scorza nella nuova puntata di #garantismi

\#webcrawling #AI

youtu.be/Lkke7g3MQJg

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I dati sensibili di migliaia di motociclisti italiani sono trapelati in rete

I dati sensibili di migliaia di motociclisti italiani sono trapelati in rete ==========

Nomi, cognomi e numeri di targa degli utenti di un'app per gli appassionati delle due ruote sono esposti ai malintenzionati

Lo scorso 21 maggio, infatti, sono state trovate in rete due storage Microsoft Azure Blob di proprietà di Moto.app pubblicamente accessibili, contenenti ben 211.000 file pdf con i dati personali degli utenti. Tra questi, a quanto pare, ci sarebbero nomi e cognomi dei motociclisti, i loro indirizzi di casa, i codici fiscali e anche i numeri di targa dei veicoli di loro proprietà.

@informatica

wired.it/article/dati-sensibil…

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Colloqui di lavoro a norma di privacy. Durante un colloquio di lavoro vietato chiedere ai candidati se sono stati licenziati o se hanno intenzione di avere figli. Nemmeno se l’intervistato è

Colloqui di lavoro a norma di privacy. Durante un colloquio di lavoro vietato chiedere ai candidati se sono stati licenziati o se hanno intenzione di avere figli. Nemmeno se l’intervistato è consenziente. Vietato, inoltre, pescare dati dai social ==========

> Dai social vietato prendere dati salvo che non si tratti di un network professionale con dati che riguardano la posizione lavorativa. Vietato anche domandare referenze a precedenti datori di lavoro, salvo assenso dell'interessato. Sono queste alcune delle prescrizioni del Codice di condotta per le Agenzie per il lavoro (Apl), promosso da Assolavoro e approvato dal Garante della privacy (provvedimento n. 12 dell'11/11/2024, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale).

<details class="spoiler"><summary>Clicca per aprire/chiudere</summary>Il codice di condotta è una attuazione del Regolamento Ue sulla privacy n. 2016/670 (Gdpr) e ha il compito di precisare modalità applicative del Gdpr. Il codice è rivolto alle agenzie, autorizzate dall'Anpal (Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro), che svolgono attività di somministrazione, intermediazione, mediazione tra domanda e offerta di lavoro, ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione professionale. L'adesione al codice, utile a dimostrare la conformità al Gdpr, è facoltativa ed è aperta a tutte le agenzie, anche quelle non iscritte ad Assolavoro. Il codice per le Apl, corredato da due fac simile (modello di informativa e di registro dei trattamenti), è ricco di indicazioni pratiche. Un primo chiarimento riguarda i ruoli privacy nei rapporti tra agenzie e loro clienti/utilizzatori: eccetto le attività di esecuzione di servizi in outsourcing, Apl e utilizzatori/clienti sono definiti titolari autonomi. Nel modello di informativa, allegato al Codice, sono dettagliate basi di liceità del trattamento e specifici termini di conservazione dei dati. Con esclusione della somministrazione di lavoro, le Apl possono conservare i dati per 48 mesi (salvo cancellazione anticipata a richiesta). Con riferimento ai rapporti di somministrazione di lavoro, invece, le Apl conservano i dati per un periodo di undici anni dalla cessazione del rapporto di lavoro.</details>

<details class="spoiler"><summary>Clicca per aprire/chiudere</summary>A riguardo delle basi giuridiche, il Codice specifica che non ci vuole il consenso per verificare le informazioni sul candidato mediante consultazione di un social network, purché sia di natura professionale. Il Codice riprende anche la regola, ancora spesso disattesa nella prassi, per cui non è dovuto il consenso al trattamento dei dati presenti nei curricula spontaneamente trasmessi dagli interessati, ai quali deve essere fornita un'informativa privacy al primo successivo contatto utile. Quanto alle operazioni di trattamento, il Codice dà una serie di prescrizioni. Durante le selezioni di personale, non si devono scremare i candidati sulla base di informazioni che riguardano stato matrimoniale, gravidanza, handicap, neanche con il consenso dei candidati. Non si possono, poi, acquisire referenze professionali del candidato presso precedenti datori di lavoro e comunicarle ai chi ha commissionato una ricerca di personale, senza una previa autorizzazione esplicita del candidato. Infine, non si possono trattare, neanche con il consenso del candidato, informazioni relative a illeciti disciplinari o procedimenti giudiziari (salvi obblighi di legge).</details>

<details class="spoiler"><summary>Clicca per aprire/chiudere</summary>Peraltro, la comunicazione dei dati dei candidati tra Apl e clienti è ammessa, senza necessità di consenso, per finalità strettamente connesse al perfezionamento dell'assunzione. Quanto all'uso di algoritmi e decisioni automatizzate, materia che dovrà essere necessariamente revisionata a seguito dell'entrata in vigore del regolamento UE sull'Intelligenza Artificiale, il codice riprende le disposizioni del Gdpr (obbligo di redazione della valutazione di impatto privacy e di informativa, rispetto dei diritti degli interessati all''intervento umano, ad esprimere la propria opinione e a contestare la decisione) Con il citato provvedimento 12/2024 l'autorità guidata da Pasquale Stanzione ha, infine, accreditato l'Organismo di monitoraggio, un ente indipendente, chiamato a verificare l'osservanza del Codice e a gestire eventuali reclami.</details>

@lavoro

italiaoggi.it/news/colloqui-di…

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L'Interoperable Europe Act è stato adottato dalla plenaria del Parlamento europeo con 524 voti favorevoli, 18 contrari e 97 astensioni.

L'Interoperable Europe Act è stato adottato dalla plenaria del Parlamento europeo con 524 voti favorevoli, 18 contrari e 97 astensioni.

> «Nonostante le ambiguità nella formulazione e l'esclusione della comunità #FreeSoftware dalla governance del regolamento, i decisori hanno ascoltato le nostre richieste»

@informatica

\#InteroperableEuropeActmastodon.social/@fsfe/11188452…

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DPIA in azienda, come si fa: la guida completa per le imprese

DPIA in azienda, come si fa: la guida completa per le imprese

@informatica

Passo per passo tutte le indicazioni per redigere il documento della valutazione di impatto – DPIA, fondamentale per la data protection aziendale: ecco le istruzioni e un esempio pratico dedicato alla videosorveglianza nelle imprese

> > > Indice degli argomenti > ---------- > > > > Quando la DPIA è un obbligo per le aziende > Cosa dicono le autorità > Come redigere il documento DPIA passo per passo > Passaggi chiave per una DPIA efficace > \--- Step 1 – La descrizione delle attività > \--- Step 2 – La valutazione dei trattamenti e dei rischi > \--- Step 3 – Individuare le misure di sicurezza > Strumenti e risorse utili per la DPIA > Best practice per la valutazione di impatto sulla protezione dei dati > Case study: DPIA sul sistema di videosorveglianza aziendale > Note > >

www.agendadigitale.eu/sicurezz…

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Noyb presenta una denuncia contro la Commissione Europea per annunci mirati di chatcontrol

Noyb presenta una denuncia contro la Commissione Europea per annunci mirati di chatcontrol

Oggi, @noybeu ha presentato una denuncia contro la direzione generale per la migrazione e gli affari interni della Commissione europea. Nel settembre 2023, la Commissione ha utilizzato il micro-targeting illegale su Twitter (X) per promuovere la sua regolamentazione su #chatcontrol, fortemente criticata. Sembra che la Commissione fosse alla disperata ricerca del sostegno pubblico, che potesse essere utilizzato per fare pressione sui governi nazionali affinché accettassero la controversa proposta legislativa. Questa mossa ha minato le procedure democratiche stabilite tra le istituzioni dell’UE e ha violato il GDPR dell’UE.

@privacypride

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O paghi o ti profilo: l'ultimatum di Facebook e Instagram può violare la legge. Il commento di Giovanni Ziccardi su Domani

O paghi o ti profilo: l'ultimatum di Facebook e Instagram può violare la legge. Il commento di Giovanni Ziccardi su Domani

La piattaforma di Zuckerberg non ha previsto l’opzione “non ti faccio pagare nulla e non ti profilo”. Spalacando dubbi di carattere giuridico: si può dare un valore economico alla protezione dei dati? Si possono vendere i propri diritti fondamentali? Il quadro giuridico europeo dovrà rispondere in fretta a queste domande, anche perché cosa è conforme alla legge non può deciderlo una piattaforma privata

@privacypride

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Telecamere private, Garante: no alla ripresa di aree pubbliche. Le telecamere “ascoltavano” anche le conversazioni dei passanti

Telecamere private, Garante: no alla ripresa di aree pubbliche. Le telecamere “ascoltavano” anche le conversazioni dei passanti

Un cittadino aveva installato sul muro esterno della propria abitazione alcune telecamere che potevano riprendere l’area pubblica antistante con un parco giochi e una piazza. L’intervento dell’Autorità segue la segnalazione di una stazione dei Carabinieri e ricorda che quando si installano sistemi di videosorveglianza in ambito personale o domestico, oltre a rispettare la riservatezza dei vicini, è necessario prestare la massima attenzione a non riprendere aree pubbliche.

Tenuto conto del fatto che la condotta ha esaurito i suoi effetti, avendo egli provveduto subito dopo l’apertura dell’istruttoria a sostituire la telecamera precedentemente installata con una fissa puntata verso l’ingresso, il Garante ha limitato il suo intervento al solo ammonimento.

@privacypride

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L'intervista a Max Schrems su Computer World: "Dopo cinque anni di GDPR vediamo ancora come le autorità non stiano facendo bene il loro lavoro"

L'intervista a Max Schrems su Computer World: "Dopo cinque anni di GDPR vediamo ancora come le autorità non stiano facendo bene il loro lavoro"

L'avvocato e attivista austriaco che ha ribaltato i primi due precedenti accordi sul trasferimento di dati tra UE e USA valuta in CSO il ruolo dei regolatori nella protezione dei dati e accusa la mancanza di interesse da parte delle autorità nel legiferare a favore dei diritti digitali.

> «dal punto di vista giuridico [il Data Privacy Framework è] un po' problematico, perché in fondo la legge non lo prevede ma la politica lo fa comunque. Ed è per questo che penso che per la terza volta dovremmo parlare un po' anche del tessuto costituzionale dell'UE perché, se l'esecutivo si limita ad approvare sempre la stessa cosa, sperando che la magistratura si stanchi di dirgli qual è la legge È, ciò non è realmente rispettoso dello Stato di diritto. È particolarmente interessante perché i commissari europei tendono a parlare a tutti dello stato di diritto e di quanto sia importante, ma sembra che una volta che si concentrano su questi problemi o una volta che sono sul lato ricevente, non ne sono poi così interessati.»

@privacypride

Qui l'intervista completa a @maxschrems

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"Prima vennero a schedare gli immigrati". Le violazioni della privacy sui migranti non sono solo un abuso su persone deboli, ma anche un laboratorio di ciò che potrebbe capitare a tutti i cittadini

"Prima vennero a schedare gli immigrati". Le violazioni della privacy sui migranti non sono solo un abuso su persone deboli, ma anche un laboratorio di ciò che potrebbe capitare a tutti i cittadini

@privacypride

\- I migranti stanno sopportando il peso dei nuovi sistemi e stanno perdendo potere nella loro esperienza migratoria, in particolare quando il loro destino è messo nelle mani di sistemi guidati dall’elaborazione dei dati e dalle cosiddette innovazioni tecnologiche. \- Ai migranti vengono richieste grandi quantità di dati, dalle loro impronte digitali alle tracce di dati digitali, mentre sono spesso messi in una situazione di costante sorveglianza. \- Le società private militari e di sicurezza svolgono un ruolo essenziale nel fornire ai governi una varietà di “soluzioni” e servizi di tecnologia di sorveglianza e sfruttamento dei dati.

Lo scenario di riferimento di questo articolo è quello del Regno Unito, ma non dobbiamo dimenticare il distopico programma europeo #ICtrlBorder.

Ecco alcuni degli strumenti e delle tecniche utilizzati nell’ambito delle pratiche di sorveglianza e delle politiche di immigrazione basate sui dati che portano abitualmente a un trattamento discriminatorio delle persone e a minarne la dignità. ----------

  1. Condivisione dei dati: trasformare i funzionari pubblici in guardie di frontiera
  2. Estrazione del telefono cellulare: il tuo telefono è un gioco a carte scoperte
  3. Social Media Intelligence: cosa dice di te un like su Facebook?
  4. Polizia predittiva: un ciclo di feedback che rafforza i pregiudizi razziali
  5. Macchine della verità: sicurezza su basi scientificamente dubbie
  6. Esternalizzazione delle frontiere: esternalizzazione dei controlli e della sorveglianza delle frontiere
  7. Elaborazione biometrica: una festa di database
  8. Riconoscimento facciale: rendere la sorveglianza senza attriti
  9. Intelligenza Artificiale: il tuo destino nelle mani del sistema
  10. Aziende private: quando i confini sono un buon affare

Qui il post completo di Privacy International

PS: Leggi il rapporto "Protezione dei dati, controllo dell'immigrazione e diritti fondamentali: cosa significano i regolamenti dell'UE sull'interoperabilità per le persone con status irregolare" stilato da Statewatch e PICUM

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Audizione del Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Prof. Pasquale Stanzione in merito alla gestione dei dati dei contatori legati alle utenze del servizio elettrico

Audizione del Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Prof. Pasquale Stanzione in merito alla gestione dei dati dei contatori legati alle utenze del servizio elettrico

@news

"andrebbero definiti i limiti di ordine oggettivo e soggettivo dell’accesso al Portale, specificando, sotto il primo profilo, il novero delle “terze parti” abilitate a fruire della messa a disposizione dei dati di consumo dei clienti finali, nonché, sotto il secondo, le tipologie di dati “relativi all'immissione” e al “prelievo” di energia elettrica e al prelievo di gas naturale. Il Portale consumi contiene, infatti, una molteplicità di dati personali (es. dati anagrafici, POD e PDR, pratiche di switching, dati contrattuali, ecc.) la cui ampia disponibilità, da parte di soggetti diversi dall’interessato, potrebbe determinare implicazioni importanti sulla riservatezza (si pensi al fenomeno diffuso dell’attivazione fraudolenta di utenze nel mercato libero dell’energia). Andrebbero, inoltre, più dettagliatamente individuate le finalità dell’accesso, con una formulazione più circoscritta rispetto a quella relativa al confronto tra “offerte comparabili” o “all’erogazione di servizi da parte dei predetti soggetti terzi”, di per sé inadeguata a escludere scopi ulteriori (es. profilazione dei clienti, elaborazione di dati statistici, etc.) rispetto a quelli più strettamente connessi alla valutazione dell’impronta energetica del cliente finale o del confronto di offerte comparabili perseguite dalla normativa (v. in merito anche le direttive nn. 2019/944/UE e 2012/27/UE).

L’ampliamento delle possibilità di accesso ai dati di consumo degli utenti finali da parte di terzi imporrebbe, infatti, proprio per le sue possibili implicazioni, una valutazione più analitica dell’opportunità di ridefinire il ruolo del Portale consumi all’interno del Sistema informativo integrato, secondo un congruo bilanciamento tra l’interesse alla promozione dell’efficienza energetica e il diritto alla protezione dei dati personali."

Il comunicato completo

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Lettera a un giornalista che non ha capito niente. Il messaggio di Dan Gilmor\*, giornalista esperto di nuovi media e fautore di un nuovo giornalismo tecnologico alla portata di tutti

Lettera a un giornalista che non ha capito niente. Il messaggio di Dan Gilmor\*, giornalista esperto di nuovi media e fautore di un nuovo giornalismo tecnologico alla portata di tutti

@giornalismo

> :«Caro giornalista che continui a lavorare per l'interesse di Musk: lo stai sostenendo. Lo stai aiutando. > > Lo stai facendo nonostante il suo dimostrato disprezzo nei tuoi confronti, nonostante il suo sostegno agli estremisti - e, ad oggi, il suo assoluto antisemitismo (incolpando di fatto gli ebrei per la perdita di pubblicità del suo vile sito). > > > > So che credi di ottenere valore dall'essere "dove sono le persone", ma a volte i principi richiedono sacrificio. > > > > La posta in gioco è così alta.» > >

(\*) Dan Gillmor è uno scrittore, giornalista ed editorialista tecnologico statunitense. È direttore di News Co/Lab, un'iniziativa per elevare l'alfabetizzazione e la consapevolezza delle notizie, presso la Walter Cronkite School of Journalism and Mass Communication dell'Arizona State University. Dan Gillmor è anche nel consiglio di amministrazione di The Signals Network, un'organizzazione senza scopo di lucro che sostiene gli informatori. Gillmor è stato autore di un libro, We the Media, pubblicato nell'agosto 2004, all'interno del quale riassume il ruolo di nuove applicazioni tecnologiche come blog, RSS, SMS, peer to peer, ma in particolar modo mette in evidenza il ruolo di un medium come internet che aiuta i giornalisti indipendenti ad affermarsi, a combattere il consolidamento dei media tradizionali. (fonte: Wikipedia) ♲ mastodon.social/@dangillmor/11…

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Sharenting - Suggerimenti del Garante Privacy ai genitori per limitare la diffusione online di contenuti che riguardano i propri figli

Sharenting - Suggerimenti del Garante Privacy ai genitori per limitare la diffusione online di contenuti che riguardano i propri figli

@eticadigitale

Con il termine “sharenting” si intende il fenomeno della condivisione online costante da parte dei genitori di contenuti che riguardano i propri figli/e (foto, video, ecografie).

Il neologismo, coniato negli Stati Uniti, deriva dalle parole inglesi “share” (condividere) e “parenting” (genitorialità). La gioia di un momento da condividere, pubblicando l'immagine dei propri figli, è un'emozione comprensibile, ma allo stesso tempo è necessario chiedersi se ci sono rischi nell’eccessiva sovraesposizione online.

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Chatcontrol non serve a combattere la pedopornografia! Daniel Mossbrücker, giornalista autore del libro "Proprio davanti ai nostri occhi - I pedocriminali su Internet”

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La Commissione europea assegna il terzo round ai trasferimenti di dati UE-USA alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea

La Commissione europea assegna il terzo round ai trasferimenti di dati UE-USA alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea

@eticadigitale

Nuovo Trans-Atlantic Data Privacy Framework in gran parte una copia di "Privacy Shield". #noyb contesterà la decisione.

Il terzo tentativo della Commissione europea di ottenere un accordo stabile sui trasferimenti di dati UE-USA tornerà probabilmente alla Corte di giustizia (CGUE) nel giro di pochi mesi. Il presunto "nuovo" Trans-Atlantic Data Privacy Framework è in gran parte una copia del fallito "Privacy Shield". Nonostante gli sforzi di pubbliche relazioni della Commissione europea, ci sono pochi cambiamenti nella legge statunitense o nell'approccio adottato dall'UE. Il problema fondamentale con FISA 702 non è stato affrontato dagli Stati Uniti, in quanto gli Stati Uniti continuano a ritenere che solo le persone statunitensi siano degne di diritti costituzionali

noyb.eu/en/european-commission…community.nicfab.it/post/27939

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Trasferimento dati Ue-Usa, Parlamento europeo contrario all'adozione del Data Privacy Framework

Trasferimento dati Ue-Usa, Parlamento europeo contrario all'adozione del Data Privacy Framework @eticadigitale Il Parlamento ritiene che il #DataPrivacyFramework non garantisca un livello di protezione dei dati trasferiti verso gli Stati Uniti, sostanzialmente equivalente a quello richiesto dal diritto dell'UE.

\#privacy

ntplusdiritto.ilsole24ore.com/…

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L'intelligence USA lancia l'allarme: attori malintenzionati manipolano foto e video per creare contenuti espliciti e schemi di sextortion

L'intelligence USA lancia l'allarme: attori malintenzionati manipolano foto e video per creare contenuti espliciti e schemi di sextortion

@informatica

L'FBI sta avvertendo il pubblico di attori malintenzionati che creano contenuti sintetici (comunemente indicati come "deepfake" a ) manipolando fotografie o video innocui per prendere di mira le vittime. I progressi tecnologici migliorano continuamente la qualità, la personalizzazione e l'accessibilità della creazione di contenuti abilitati per l'intelligenza artificiale (AI).

L'FBI continua a ricevere denunce dalle vittime, inclusi bambini minorenni e adulti non consenzienti, le cui foto o video sono stati alterati in contenuti espliciti. Le foto o i video vengono quindi diffusi pubblicamente sui social media o sui siti Web pornografici, allo scopo di molestare le vittime o schemi di sextortion.

L'avviso completo

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Anonimato online, il confine tra privacy e sicurezza (paywall), Di Stefano Quintarelli

Anonimato online, il confine tra privacy e sicurezza (paywall), Di Stefano Quintarelli

@eticadigitale

Azione propone l'innalzamento dell'età minima di accesso ai social, con un processo di certificazione dei requisiti anagrafici. Su un piatto della bilancia c'è la protezione dei ragazzi e sull'altro la tutela di un diritto

> Se una legge prevedesse l'obbligo di esibire un cartellino con il nostro nome ovunque andiamo, cosa penseremmo? Credo che la quasi totalità delle persone condivida che l'anonimato sia un valore da tutelare e che ogni persona abbia il diritto di non rivelare informazioni che la riguardano a chi non è tenuto a conoscerle. Vale nella dimensione fisica e ancor di più in quella digitale che assorbe e registra ogni briciola di atto o emozione della nostra esistenza.

Di @quinta su Repubblica

\#privacy #minori #socialnetwork

Attenzione: articolo sotto PayWallmastodon.uno/@quinta/110528123…

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In a cashless society, banking and tech elites control everything
  • @sexy_peach Actually I reduced from H2 to H4 and the result is now here

  • I Pirati celebrano una vittoria sul DMA, ma la lobby bigtech ha prevalso nel DSA
  • @UprisingVoltage in teoria dovranno farlo. In pratica... chissa? vedremo come andrà a finire

    @informapirata