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Che confusione nei titoli e nei contenuti!

Il titolo dice "+informazioni, -cooperazione".

Poi la descrizione parla di tutt'altro: "quando le persone usano la conoscenza per massimizzare i propri guadagni senza considerare il bene superiore"...

E ci mancherebbe, se si usano le conoscenze per puro egoismo, è normale ed auspicabile che le altre persone si rifiutino di cooperare. Il problema non è quante informazioni si hanno, ma la disponibilità a cooperare e questo a mio parere è un modello sociale, non una conseguenza dell'informazione.
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Parla di un prodotto, ha la qualità di quel prodotto, magari è generato da quello stesso prodotto.

Il punto è che a parte la qualità della scrittura, mi chiedo anche quale sia il valore della notizia, a parte far parlare del prodotto (quindi il valore pubblicitario per lo stesso) io vedo davvero poco altro.

Sarebbe bello far vedere le ricette dell'LSD, che si millanta che il prodotto avrebbe generato, a chi sa di chimica.
Probabilmente scopriremmo che più che le ricette di un allucinogeno sono ricette allucinanti, che producono qualche banale tossico, o hanno dosi sbagliate di roba che neppure reagisce.
Lo scopo del prodotto in questione, del resto, è dare l'illusione a chi fa una domanda di ricevere una risposta esclusiva... nel dare questa illusione, il prodotto sembra molto efficace, ma questo si sapeva già e questo articolo nulla aggiunge.

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Non mi muovo spesso a piedi, più di frequente in bicicletta, ma quando passo sulle strisce pedonali ho sempre una forte sensazione di quanto sia arrogante, nella media, il comportamento di chi guida le autovetture. Spesso neppure rallentano avvicinandosi alle strisce e se mi impongo per farmi dare la precedenza ne trovo anche qualcuno che quasi mi insulta (pochi, per fortuna) per averli costretti a inchiodare; quasi fosse colpa mia se la loro velocità in prossimità dell'incrocio era inadeguata!

Però non so, fare "gli assistenti stradali" li aiuterà davvero a capire? Dipende, se verrà loro insegnato a fermare le macchine sempre, per concretizzare quella precedenza che il #codicedellastrada garantirebbe a pedoni e ciclisti; oppure se faranno quello che verrà loro più "naturale": salvare "le vittime" dal rischio che "SI facciano male" osando attraversare la strada sulla quale le macchine corrono indisturbate...
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@[email protected] @[email protected] @[email protected] da cosa si mangia, esatto, e non dal fatto di andare in bici o in auto, nel secondo caso a quel che dipende solo da cosa si mangia si aggiunge quel che dipende da cosa si brucia.