Solo il 41,3% degli italiani interagisce con gli enti pubblici attraverso Internet, rispetto al 54,3% della media dell'Unione Europea. E siamo al 23° posto nell'Ue per l'offerta di servizi pubblici
@quinta
In che senso non ti sembrano attendibili? E cosa, i dati di Eurostat?
Non ho letto l'articolo, ma @francal parla di quanto gli utenti usano i servizi digitali. Mentre l'immagine che pubblichi (a dispetto dell'inutile "testo alternativo" che a un non vedente non fornisce nessuna informazione e quindi è del tutto inutile) parla di "disponibilità", di "design", insomma dice che i servizi ci sono e magari funzionano pure, non che vengono usati. È diverso, no? @scienza
@Pare@francal@scienza in prima battuta online availability è superiore alla media europea e user support molto superiore. i servizi ci sono, se gli utenti non li usassero il supporto dovrebbe essere inferiore.
questo è concorde con il fatto che spid è l'eid più usata in Europa (per qualcosa verrà usata...)
in passato, quando mi occupano di queste cose trovavo i dati di eurobarometro discordanti da quelli che avevo
Allarme... direi che costringere gli utenti ad interagire via internet non è una scelta saggia. Da quando internet è diventato obbligatorio la qualità dei servizi pubblici è estremamente peggiorata. Basta vedere le carte d'identità: una volta si passava e la consegnavano in 10 minuti, ora è un incubo. E ha pure dei grossi problemi di privacy, visto che fa largo uso di biometria.
Secondo me spostare servizi pubblici su internet aiuta a ridurre la corruzione, perché a quel punto non stai più interagendo con un funzionario che può essere facilmente corrotto.