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Mi sento perso

Ciao a tutti, vorrei condividere con voi la mia situazione, un po' per sfogarmi e un po' per cercare conforto/consigli.

Ho iniziato da poco la magistrale in una nuova università, in una nuova città e totalmente in inglese, l'ho vista un po' come un naturale proseguimento del mio percorso.

Il semestre inizia bene, buona parte dei corsi mi piacciono e mi diverto, finché non arriva il fatidico periodo di sessione. Inizialmente studio normalmente senza problemi, con impegno e profondità. Man mano che il giorno dell'esame si avvicina comincio ad avere molta ansia e a svegliarmi la notte pensando a questo esame. Cerco di non fare particolarmente caso a tutto ciò e mi presento al giorno dell'esame (orale).

Un disastro... Non sono riuscito a rispondere bene nemmeno a una domanda, mi continuavo a inceppare e già dopo le prima 3 parole (sentivo che parlavo come un coglione) avevo perso tutta grinta e mi sentivo sopraffatto. Come se non bastasse non ricordavo nulla di quello che avevo studiato.

Fortunatamente il professore è stato molto benevolo e mi ha detto che avrebbe fatto finta che io non mi fossi presentato e che ci saremmo rivisti l'appello successivo.

Il problema è che ora ho paura che succeda nuovamente la stessa situazione, non so bene cosa fare, non so se è il modo in cui ho studiato che non ha funzionato o è veramente l'ansia che non ha aiutato in un momento così cruciale.

In aggiunta è fine Gennaio e io non ho ancora dato mezzo esame e questo mi pesa moltissimo e in più dovrei ridare questo esame tra una decina di giorni, ma non so nemmeno se riuscirò a prepararmi davvero così bene a questo punto.

Qualcuno sa cosa potrei fare per cambiare? Consigli sul metodo di studio?

ps: ho scritto tutto di getto, probabilmente non avrà senso e sarà tutto sgrammaticato, in quel caso ignorate completamente.

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  • Ciao Novalide, Secondo me il problema non risoede nell approcio allo studio ma nel confronto con le situazioni stressanti. Mi successe la stessa cosa , ti racconto. Era il 2015 e dovevo iniziare un lavoro completamente nuovo , ovvero in una sala operatoria cardio vascolare. Io avevo altre esperienze lavorative in sala ma mai nel cardio. Avevo una paura tremenda di sbagliare e cosí fu. Nonostante avessi studiato a menadito ogni cm della sala, dove si trovavano gli ausili, i farmaci etc.....il primo giorno di lavoro a tavolo operatorio ( ma anche i successivi ) furno un disastro completo, facevo casino con gli ausili, mi bloccavo a chiedere le cose e talvolta facevo la figura del coglione con la differenza che mi ridevano anche dietro. Poi...in una sera preso dalla disperazione parlai con un amico che mi fece riflettere sul passato. Mi fece ricordare chi ero , quello che avevo studiato e da dove venivo (da lavori altrettanto complessi) e questo generó in me una fiducia tale che riuscii a 'rompere il ghiaccio', il giorno seguente fui più sicuro....e man mano andó bene. Ora non faccio più quel lavoro, mi occupo di emergenze ma fu proprio grazie a quello scalino che imparai ad approciarmi ai problemi e a risolverli. Qualche saggio disse che dobbiamo benedire i problemo poichè sono i nostri più grandi maestri. Prendi spunto, andrà benone. Ciao

  • Prova a fare prove di verifica. Inizialmente con un amico. Se questo non ti blocca, prova a trovare qualche sconosciuto che è disposto a sentirti. Forse chiedi qualche assistente universitario di un appuntamento per fare la prova. Spiega la situazione

    In eccezione, il professore potrebbe essere disposto a fare un esame scritto per te, ma questa è l'ultima istanza, perché così rientri nei "special needs". Meglio fare il possibile per superare il problema.

    Forse qualche corso di teatro ti potrebbe anche fare bene. Recitare sul palco non è molto diverso come esperienza.

    Disclaimer: sono un docente universitario

  • Onestamente, e son solo un ignorante sul web - per risposte vere dovresti cercare un consulto con un professionista - da quel che racconti non sembra collegato al tuo metodo di studio ma sembra esser pura ansia da prestazione.

    Più che sullo studio in sé dovresti provare a concentrarti su te stesso: trova modi di metterti in gioco in situazioni fuori dalla tua normale zona di comfort. Parla con persone, entra in qualche gruppo nuovo. Se hai possibilità cerca qualcosa che ti metta di fronte a situazioni che normalmente sarebbero difficili - ma non tanto da farti bloccare - come corsi di discorso pubblico o improv.

    Oppure cerca dei gruppi di studio in modo da poterti sentire più sicuro delle tue conoscenze, che sicuramente sono già lì, dietro la nebbia dell'ansia.

    Piccoli passi, autostima ed abitudine.

    E se è il pensiero delle possibili conseguenze di un fallimento a bloccarti la soluzione è semplice ma difficile: vivi nel momento, senza pensare al dopo o ai perché.

    È facile? No. Ma il migliorarsi è una sfida che dura tutta la vita: non bisogna mai darsi per vinti. Mai.

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