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Elogio funebre per Twitter: «Emotivamente, fa lo stesso effetto di camminare in un quartiere a lungo amato, trasformato in una copia irriconoscibile di sé stesso da anni di gentrificazione»

www.ilpost.it Elogio funebre per Twitter - Il Post

Molte persone stanno vivendo le scelte di Elon Musk sul suo social network come un dramma reale e un danno professionale e sociale

Elogio funebre per Twitter - Il Post

«*Il 4 luglio un’amica che lavora con i social network da più di dieci anni mi ha scritto un messaggio. Diceva: «A me questa cosa che sta succedendo a Twitter provoca davvero una tristezza enorme e reale». Era qualche giorno che Elon Musk prendeva decisioni più erratiche del solito: obbligare tutti ad accedere alla piattaforma per poter leggere un qualsiasi tweet, limitare il numero di tweet visualizzabili, smettere di pagare i servizi di Google Cloud, servizio a cui affidava parte della propria infrastruttura. La tristezza reale di cui parlava lei – di cui hanno parlato, in modo più o meno esplicito, tantissimi utenti assidui di Twitter da quando ha cominciato a circolare la voce che sarebbe stato comprato da Musk – non era legata però soltanto a un paio di scelte molto discutibili. Era la tristezza, e la frustrazione, di qualcuno che non può che stare a guardare mentre un posto del cuore viene distorto fino a diventare quasi irriconoscibile.»

Di Viola Stefanello su Il Post

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10 comments
  • E va beh…morto un papa se ne fa un altro 😄

  • @poliverso qui si fa lutto all'uccello morto (ucciso da Elon Musk)

    • Peggio che morto. Moribondo, malato e pericolosamente infetto e infettivo! 😁

  • Ne ricordo molti di elogi funebri per community anche solo di una decina di membri. Ci si affezziona, e adesso che quasi tutti sono dei tossici dipendenti da internet tutto è elevato al ennesima potenza, ci si aspetta funerali di stato, discorsi di presidenti, mignotte e champagne.

    • Ma Twitter è stato qualcosa di veramente importante per Chiunque sia stato interessato a cercare notizie istantanee, per chi fosse interessato a conoscere episodi e fenomeni locali che avevano avuto risonanza social. Una piattaforma con un sistema di ricerca molto poco filtrato, a differenza di altre piattaforme come Facebook YouTube e Instagram dove non si riusciva mai a trovare quello che cercavirgola ma solo quello che voleva farti trovare il loro algoritmo. Per i giornalisti è stato un importante sistema di comunicazione che ha fatto nascere alcuni dei collettivi giornalistici più importanti del mondo. Per gli scienziati è stato un modo per comunicare al di fuori dei circuiti delle riviste di settore, una mafia che fa impallidire quella dei social network punto. Per gli attivisti è stato un modo di far conoscere problemi che faticavano a uscire dall'ambito locale. Diciamo che un elogio funebre ci sta tutto, Non tanto per Twitter in sé, ma per quel contributo che ha saputo dare a tutti noi suoi affezionati utenti che lasciavano correre alcuni difetti importanti, come quei lettori che compravano il quotidiano preferito anche se si ritrovavano sempre le dita puzzolenti e insozzate di inchiostro

      • Questa importanza, che riconosco in un primo momento, è diventata presto tossica e ha sorpassato l'utilità, le cose buone che hai elencato sono sfiorite in disinformazione, fanatismo, morbosità, il mezzo di comunicazione è diventanto quello di odio e discriminazione. Non mi sento di farne un elogio, anzi ho molto piú rispetto per quelle piccole community fatte di blogs e forums andate in ombra di questa macchina che sono Twitter e Facebook. Vorrei avere una convinzione sincera che questo strumento abbia fatto piú bene che male, ma proprio non concordo.

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