Le ricerche su Google degli utenti che vogliono eliminare Facebook e Instagram stanno esplodendo dopo che Meta ha sospeso il fact-checking
Le ricerche su Google degli utenti che vogliono eliminare Facebook e Instagram stanno esplodendo dopo che Meta ha sospeso il fact-checking
Questa settimana c'è stato un incremento incredibile, in particolare negli ultimi due giorni. Le ricerche su Google per termini come "come eliminare definitivamente Facebook" hanno raggiunto un punteggio massimo di 100, il livello di interesse più alto possibile su Google Trends.
@simonperry@informapirata@eticadigitale nel momento in cui parliamo, i forum non esistono più fuori da facebook (pensiamo anche all'ecosistema di virgilio in dismissione). Al momento di gruppi ne esistono miliardi su FB come anche di comunità territoriali con servizi di aggiornamento, prenotazioni, etc..
Qui, tutto questo, deve essere ancora realizzato e reso facilmente accessibile e utilizzabile dai non addetti. E questo sbatte contro le aspettative della massa.
@fp75sx infatti il fediverso dovrebbe valorizzare di più i gruppi Friendica, l comunità Lemmy e tutti i gruppi activitypub che potrebbero sopperire ai gruppi Facebook
I gruppi Friendica sono indicizzabili? (chiedo perché non ne ho idea).
Uno dei (tanti) punti negativi dei gruppi Facebook è, a mio parere, la non indicizzazione. Ancora oggi a distanza di 20 anni si trovano informazioni utili e discussioni interessanti sui pochi forum attivi facendo solamente una buona ricerca su qualsiasi motore.
Tutto quello che si dice e si fa nei gruppi Facebook (e Telegram e WhatsApp etc etc) rimane lì godibile solo per chi ha un account su quello strumento e quasi sempre solo se si ha letto l'informazione sul momento con un livello alto di difficoltà per ritrovare vecchi contenuti.
@skariko il contenuto dei gruppi Friendica, come quello di qualsiasi gruppo ActivityPub è indicizzabile nella misura in cui:
- è pubblica e indicizzabile l'istanza cui appartiene l'account che pubblica il contenuto che finisce nella discussione di gruppo
- è pubblico e indicizzabile l'account che pubblica quel contenuto
- è pubblico e indicizzabile il frontend dell'ambiente che lo ospita (la comunità Lemmy, l'istanza Friendica che ospita il gruppo, etc)
@simonperry@informapirata@eticadigitale la massa non vuole creare e neanche essere parte attiva di un'espansione del fediverso. La massa vuole usare questi prodotti per creare ed essere parte attiva nei propri ambiti e questo lo ritengo un ragionamento fondamentalmente logico e produttivo.
Qui il problema è industriale, chi è interessato a creare un qualcosa che andrà sempre in perdita ma donerà sovranità a chi lo utilizza a scopo di lucro?
@simonperry@informapirata@eticadigitale giusto. Ma le istituzioni lavorano per gara pubblica che porta ad un ricambio continuo dei fornitori ogni circa 5 anni se non di più facendo proroghe contrattuali, ed ogni azienda ragiona sui margini. Il custom è troppo costoso e, ad ogni cambio il cliente si sente sminuire la soluzione del precedente fornitore in virtù della proposta del nuovo. Senza considerare i costi improponibili con soluzioni in house rispetto all'esternalizzazione in cloud bigtech
@fp75sx@informapirata@eticadigitale ci sono tante cose costosissime che le PA fanno, quasi sempre in perdita, con contratti di appalto anche di anni ed anni. Il punto è se viene percepita come una cosa indispensabile.
E per me siamo arrivati a un punto in cui lo è, come una biblioteca o il wifi pubblico.
@simonperry@informapirata@eticadigitale io già dallo scandalo di Cambridge-Analytica provai a far cambiare idea a chi conoscevo e mi sono trovato davanti al vuoto cosmico. E non è il fatto di non avere nulla da nascondere che bisogna guardare ma è il "hai qualcosa di alternativo che mi permetta di ottenere di più invece di meno o uguale?". Ovviamente senza costi!
@simonperry@informapirata@eticadigitale non ti rispondo così perché voglio fare il troll, voglio che questo sia chiaro. Ma la nostra idea di sovranità, dalla massa, viene vista con lo sguardo della cheerleader verso il nerd di scacchi dell'università