Le matrici di collisione evidenziano la causa dei pericoli della strada.
Le matrici di collisione evidenziano la causa dei pericoli della strada.
#Istat quest'anno ha pubblicato le matrici di collisione, per morti e feriti, entro e fuori dall'abitato.
Significativa quella "feriti nell'abitato": in ambito urbano, vicina alle categorie piu vulnerabili, l'#auto andrebbe dosata con il contagocce. Invece anche qui i feriti, in tutte le categorie di trasporto, sono vittime principalmente della prepotenza dell'auto.
@rivoluzioneurbanamobilita
Sbaglio io o questi dati sono molto influenzati dal numero di veicoli circolanti?
Se ci sono il 70% di auto è normale che la maggior parte degli incidenti riguardi le auto.
Siamo d'accordo che sono troppe, ma se se fosse una zona ciclabile il 100% dei morti sarebbe per incidenti con bici o pedoni.
In quel caso diremmo di non usare le bici perchè provocano incidenti mortali?
La mia è una provocazione, concordo con voi, ma questi dati non mi sembrano utili
@toad capisco il ragionamento, infatti nei Paesi Bassi il numero di morti in bici è simile a noi, con una popolazione molto inferiore.
Però ci sono vari aspetti da valutare, in ordine casuale:
- per ridurre morti e feriti devi agire dove hai il massimo risultato: obbligare a mettere il casco sul monopattino o diminuire la velocità delle auto?
- l'auto, a causa di massa e velocità è pericolosa per tutti. Se il 100% dei morti è in bici, ma il numero assoluto è 300 è meglio
@toad
->
Per concludere, le matrici di collisione da sole non dicono molto. Direi che servono soprattutto per capire dove vanno concentrate le risorse.
Un altro aspetto importante non catturato è la mortalità per km percorso. Da quello viene fjori che l'Italia è messa molto male: poche bici, pochi km, alfa mortalità per km. Ovviamente altri come Paesi Bassi o Belgio sono messi molto meglio. È detta "safety in numbers", ovvero più gente usa la bici, più sicuro è andarci.