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ChatGPT nei guai: OpenAI denunciato per aver rubato tutto ciò che qualcuno ha mai scritto su Internet!

ChatGPT nei guai: OpenAI denunciato per aver rubato tutto ciò che qualcuno ha mai scritto su Internet!

@informatica

#ChatGPT di #OpenAI e Sam Altman sono in grossi guai. OpenAI viene citato in giudizio negli Stati Uniti per aver utilizzato illegalmente contenuti da Internet per addestrare i propri LLM (o modelli di linguaggio di grandi dimensioni)

https://www.firstpost.com/world/chatgpt-openai-sued-for-stealing-everything-anyones-ever-written-on-the-internet-12809472.html

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  • @informapirata @informatica
    Ma scusa, quando noi utenti condividiamo o scriviamo contenuti sui social media o su qualsiasi altro sito (blog piuttosto mastodon), concediamo la licenza per utilizzare i nostri contenuti in vari modi.
    Sembra la solita battaglia degli editori che pretendono royalty da Google perché promuove i loro contenuti. Dimenticano che senza promozione niente visite.
    La verità è che alla fine tutti vogliono lucrare sempre e comunque con qualsiasi scusa

    • No, il discorso è che hanno allenato la IA utilizzando dati provenienti da siti non gestiti da loro. Nel momento in cui tu accetti i termini e le condizioni di un servizio, lo fai per QUEL servizio e se OpenAI fa uso di dati non suoi senza permesso è nel torto. Se erano dati provenienti da un loro sito allora ok, ma se fa uso di dati non suoi presi senza permesso allora è giusto venga perseguita

      • @super_user_do scusami ma se io utente mi documento su vari siti con lo scopo di scrivere ad esempio la mia tesina di maturità o per produrre una guida sull'utilizzo di mastodon generalmente non è un copia e incolla ma in entrambe le situazioni argomento e riassumo concetti di mio ingegno. Pertanto l'AI avrà tanti difetti ma a mio avviso non quello di violare il copyright perché le risposte ottenute sono uniche non si trovano uguali nel web

      • @super_user_do @emanuelegori se fosse così, scordiamoci le AI.
        Copyright et similia sempre pronti a impedire la diffusione della conoscenza e sempre perché pochi possano lucrarci sopra.

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