🌞 Notes from my first day on a new #Friendica instance ✨
This morning I switched Friendica instances and WOW what a difference I am already noticing!
I'm not going to badmouth my old instance but I had found it to be slow and not federating correctly with other projects.
For example, I could not find my #Lemmy or #Mbin accounts while searching in its directory... it seemed that communication with Fediverse content aggregators was broken.
@[email protected] it's SOOO GOOD! Such a world of difference. 🏆 ⭐ ⭐ ⭐ ⭐⭐
Una domanda: è obbligatorio pubblicare post/articoli in italiano? Perchè mi sono ricordata del warning: "This is an Italian language instance. Profiles in English or in languages other than Italian will be eliminated!" e mi è venuto un colpo... ho tradotto subito la mia biografia LOL 😅
Voglio aderire alle regole, quindi fammi sapere, non vorrei fare cose sbagliate/proibite.
@[email protected]
Io pubblico indipendentemente in italiano o in inglese a seconda del pubblico a cui mi rivolgo. È utile indicare la lingua usata con l'apposito flag, così i traduttori automatici sono aiutati nel loro lavoro.
In alcuni casi pubblico in due lingue, però faccio due post.
Per la descrizione profilo puoi mettere le bandierine:
🇮🇹 Descrizione in Italiano
🇬🇧 Descrizione in Inglese
@[email protected] l'avviso è perentorio soprattutto per mettere le mani avanti rispetto ai tanti utenti che nel tempo si iscrivevano senza neanche leggere le condizioni d'uso.
In questo senso, l'avviso di utilizzare la lingua italiana è per noi più che altro un pretesto per eliminare quegli utenti maleducati che entrano nel giardino e se ne fregano delle regole... 😒
L'istanza quindi si rivolge a un pubblico italiano/italofono, ma non è vietato scrivere in inglese! 🤣
@[email protected] ah grazie per le informazioni - avevo davvero paura che il mio account fosse in pericolo (a causa della biografia in inglese, poi tradotta) 😅
@[email protected]@[email protected] Un altro punto di forza (e debolezza) del Fediverso: potendo seguire chiunque da dovunque, e avendo molti client il traduttore integrato, è facile seguire un hashtag e trovarsi a intervenire in una discussione in cui non ti poni il problema delle regole. Quante volte è capitato a me di rispondere in inglese a post tedeschi su WordPress perché seguo l'hashtag "wordpress" senza mai pormi il problema di che regole avesse l'istanza. Basta/bastava stare in tema.
@[email protected] ma questo è un non-problema. Ognuno è libero di partecipare alle discussioni nel modo in cui ha la capacità e la possibilità di farlo.
Io per esempio cerco di rispondere sempre nella lingua dell'interlocutore, Anche perché mantenere la stessa lingua all'interno di un thread semplifica le possibilità di praticare la traduzione automatica, ma potrei anche non farlo. Tanto al massimo non mi risponde nessuno o alla peggio vengo bannato 🤣
@[email protected]@[email protected] Sarebbe l'ideale rispondere nella lingua della discussione ma se non la conosci, è opportuno prendere atto dei propri limiti e comunicare come si è in grado - il primo modo di dire che becchi, se non sai la lingua sei fregato! Tu capisci cosa ti sto dicendo con "va in mosca" ma se il traduttore automatico lo interpreta con la città russa, si potrebbero generare spiacevoli equivoci.
@[email protected]@[email protected] Per me i modi di dire sono una sfida immensa quando si tratta di lingue; col blog in cui io e un mio amico scriviamo, abbiamo una categoria chiamata "la posta del culo" e in inglese avremmo potuto dire "the ass inbox" o mailbox ma non aveva la stessa valenza -fare il verso a "la posta del cuore". Da lì abbiamo scoperto che chi raccoglie i problemi di tutti è "agony aunt", da qui "the agony ass" è diventata la traduzione.
@[email protected]@[email protected] PS io in genere traduco post per post, in automatico. E a volte prima di rispondere faccio un lavoro di ricerca con Reverso Context proprio per limitare la questione "modi di dire"; e a volte mi tocca pure prendere le immagini e chattare un'ora -letteralmente- con l'AI prima di sapere per certo di non dire cavolate. Allora cerco di evitare i post in lingua diversa da inglese e quel poco francese, salvo i tedeschi di WordPress che conosco da tempo.