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[Raccolta] [Guida] Fedipact - Un patto per contrastare l'arrivo di Facebook sul Fediverso

👁 Qualche mese fa sono uscite anticipazioni su un nuovo social di Facebook (nomi in codice "Barcelona" e "Project92") ispirato a Twitter e compatibilie con il Fediverso - The Verge.

🤝 Di recente circolano voci che alcune persone che gestiscono istanze sul Fediverso abbiano collaborato con Meta, ma non si sa bene come o cosa si siano dette - Stux - Shrig.

✍️ Da qui è nato Fedipact, un sito dove confermare la propria volontà, come istanza, di bloccare le future istanze di Facebook.

📊 Qui alcuni numeri sul fenomeno, tracciati da FediDB.org.

Argomentazioni a favore del blocco:

Argomentazioni contro il blocco:

Raccogliamo qui altre informazioni e link che troviamo sulla vicenda.

Aggiornamenti

Meta contatta Fosstodon: https://feddit.it/post/382994

Voci riguardo il fatto che Meta si federerà solo con istanze scelte e permetterà di guadagnare tramite pubblicità mandata da Meta: https://beach.city/@vantablack/110594120842443355

4 luglio: threads.net mostra un conto alla rovescia + sembra che Threads inizialmente non uscirà in UE

5 luglio: Adam Mosseri, capo di Instagram, spiega che Threads sarà federato con il Fediverso ma per ora non hanno ancora completato l'implementazione (link)

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54 comments
  • Perché? Se il Fediverso è come le email, quale vantaggio porta bloccare gli indirizzi @gmail.com?

    Se Facebook riesce a rendere il Fediverso mainstream vedo solo vantaggi per chi non vuole essere su Facebook (come il sottoscritto).

    • l'esempio di Gmail calza a pennello: uno standard libero che aveva tante diverse entità che è stato conquistato e centralizzato tramite "abbraccia, estendi ed estingui" quasi completamente in poche entità (alla fine abbiamo tutti gmail).

      Inoltre Facebook, al contrario di tutte le altre istanze, è una società che cerca solamente e ovunque il profitto, e creerà un'istanza con solo quello come obiettivo. E se un giorno le converrà centralizzare e annullare il Fediverso per profitto, non c'è dubbio che lo farà

      • l’esempio di Gmail calza a pennello: uno standard libero che aveva tante diverse entità che è stato conquistato e centralizzato tramite “abbraccia, estendi ed estingui” quasi completamente in poche entità (alla fine abbiamo tutti gmail).

        Io non ho gmail ma invio e ricevo email tranquillamente tramite la mia istanza Mailcow.

        Inoltre Facebook, al contrario di tutte le altre istanze, è una società che cerca solamente e ovunque il profitto, e creerà un’istanza con solo quello come obiettivo. E se un giorno le converrà centralizzare e annullare il Fediverso per profitto, non c’è dubbio che lo farà.

        Più il Fediverso prenderà piede più inevitabilmente arriveranno aziende a cercare profitto. Ritengo che l'architettura del Fediverso sia abbastanza robusta da scongiurare il rischio di centralizzazione, similmente a Bitcoin

    • @MarcoBuster @Krusty Concordo pienamente, bloccare così in anticipo non ha senso

    • Se sarà facebook a rendere il fediverso mainstram (invece di avere una crescita normale) e diventa il punto di riferimento per questo, avrà anche l'occasione per ucciderlo poi

      Pensa a Google Reader che era diventato il punto di riferimento per chi usava RSS: l'uso di questo era già in crescita prima e Google gli ha dato un buon boost, è diventato il punto di riferimento, che sembra tutto molto bello, ma quando ha chiuso l'interesse per gli RSS si è spento velocemente e sono ora usati da 4 gatti.

      • Ma già ora siamo in 4 gatti, francamente.

        Mi ricollego ancora alle email: la stragrande maggioranza delle persone usa @gmail, @hotmail, @libero, ..., ignorando gli enormi problemi sulla privacy. Alcuni di noi, invece, usano ProtonMail, Tutanota o si self-hostano un proprio server; riusciamo tutti a comunicare insieme grazie ai protocolli email, non alle piattaforme. Se gmail domani chiude (improbabile ma da Google ci si aspetta tutto xD) le email non cesseranno di esistere

        • il self-hosting delle email è morto (grazie anche all'eccessiva segnalazione come spam da parte di Microsoft e Gmail) tanto che alcuni siti neanche accettano email diverse da Gmail e hotmail. Protonmail e Tuttanota sono gocce nell'oceano, non bastano a confutare il fatto che Google ha distrutto le email come protocollo seriamente decentralizzato e gestito dalle persone

          • Ci sono ancora tanti enti e università che self-hostano le proprie email; ammetto però che è una pratica sempre più in disuso, causa blocchi preventivi di Gmail e Outlook (principalmente Outlook). Se si configurano e rispettano tutti gli standard DKIM, DMARC, SPF, ... il problema c'è molto meno

            • Quasi nessuno, é purtroppo evidenziato da moltissimi ex admin di mail selfhostate. Anche protonmail e tutanota hanno avuto grossi problemi con Microsoft e per anni la loro posta é finita nello spam. In generale, comunque, avere player mastodontici che gestiscono il 99% di un determinato servizio, mina irrimediabilmente qualsiasi standard (vedi come si é evoluto internet dopo il monopolio chromium) e sistema decentralizzato. Inoltre il rischio é sempre quello molto concreto della strategia "abbraccia, estendi, estingui"

            • su devol gestiamo una decina email differenti, e non abbiamo mai avuto problemi con gmail, semmai con microsoft, ma microsoft ha una quota marginale. Il problema è che è diventato molto più complicato impostare una email rispetto al passato ma se rispetti le impostazioni minime e configuri bene DKIM, DMARC, SPF non avrai problemi. Ovvio che il server da casa con ip privato venga bloccato, ma un server email su un vps che può costare 2€ al mese lo puoi fare senza problemi. Quindi questa cosa dell'email in selfhosting bloccata è una mezza bufala.

              • Quindi possiamo stare tranquilli che Facebook non monopolizzerà il Fediverso?

                • non ho detto questo, non mi pare fosse un buon esempio, ho confermato che gmail non blocca i piccoli hosting, ha solo alzato l'asticella e serve configurare meglio le email rispetto al passato, Questo te lo può dire chiunque abbia un server email non è nulla di impossibile se usi un banale VPS e segui le normali procedure di configurazione. Se proprio si deve citare qualcosa è più calzante l'esempio di google reader che affosso gli rss feed dopo esser diventato il reader più popolare.

                    • si si è quello che gira, intanto non se la prende con gmail, ma tutte le big, e sinceramente non credo che esista un email provider serio che permetta ancora email inviate da un server in casa. L'email del tipo era ospoitata a casa e deve essere entrata quindi in qualche black list perchè l'IP è entrato in un blocco di IP casalinghi da bloccare, e poi toglierla è un lavoraccio anche se la trasferisci l'email in una VPN rimane un'email sospetta. Io lo so bene perchè tantissime persone che provano il selfhosting casalingo alla fine vengono da me disperati perchè le email non arrivano. Certo fino a 10-15 anni fa inviavi le email dal PC di casa, io ci inviavo le mie mailing list dal pc a costo zero e arrivavano tutte bene, ma è diventato sempre più difficile. Se si immagina, visto il costo di invio ridicolo moltissimi ne approffittavano. Insomma la storia è vera a metà, solo il self-hosting casalingo è morto. Quello su server VPS se lo configuri bene e non fai cazzate nei primi mesi di vita del dominio ti può continuare a funzionare bene.

        • Prova a pensare se gmail avesse una quota di mercato ancora più grande perché seppur tanti la usano non penso sia così dominante da poter uccidere le email.

          Se gmail cessa di esistere (migrando magari i suoi utenti su una gmail chiusa) fa un danno anche a te che non la usi perché con la gente che ha gmail ci devi parlare in qualche modo. E sarà più facile convincere qualcuno a registrarsi un altra mail o sarà più facile che cedi e ti apri un account della "nuova gmail" per poter comunicare con tutti?

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